Ancora una riflessione sulle donne.

Una breve riflessione! =)

Domani è il 25 aprile e, per i 2/3 degli italiani che non lo sanno (brrr), è la giornata della Liberazione, ovvero la data simbolica che rappresenta il momento in cui le forze partigiane della Resistenza italiana riuscirono a sbaragliare le truppe fasciste/naziste e quindi a liberare il territorio. E' quindi il momento culmine della Resistenza, forse davvero la più importante festività nazionale. 

So che normalmente io non affronto questi temi nel blog, ma complice la mia tesi, mi sto intrippando da matti nello studio di questo periodo storico. E' pazzesco perché ho scoperto quante cose noi - intendo noi, i quarantenni, quelli della mia generazione - diamo per scontate, ma in realtà scontate non lo erano proprio fino a qualche decennio prima: noi abbiamo avuto determinate possibilità, determinati diritti, che fino a poco prima non c'erano, non esistevano proprio. 

La mia tesi ormai pronta (!!) parla della storia della presenza femminile nella sfera pubblica, e poi si sofferma sulla situazione italiana, sul momento in cui le donne entrano a far parte della vita politica. E oserei dire: il momento in cui le donne entrano a far parte di un'esistenza, perché fino a quel punto erano poco più che un dato, un complemento agli uomini, salvo rare eccezioni. Così mi colpisce molto oggi pensare all'anniversario della Liberazione, perché la Resistenza l'hanno fatta soprattutto le donne, e hanno dato un apporto fondamentale. E allo stesso modo mi colpirà ancor di più il 2 giugno, il giorno in cui l'Italia è diventata una Repubblica E NON SOLO! E' il giorno in cui è stata eletta l'Assemblea Costituente, che avrebbe redatto la nostra Costituzione. Si trattava di 556 membri, di cui 21 erano donne. 

Permettetemi di aggiungere che se non ci fossero state queste 21 donne (le chiamerei 'sante', con significato assolutamente laico), oggi noi non avremmo nemmeno un'ombra di idea di quelli che sono i diritti delle donne, della famiglia, dei figli, della parità di trattamento sul lavoro eccetera. Il tenore della vita delle mogli forse sarebbe ancora questo:

(immagine trovata su facebook )

Quindi, questo post è una parentesi civica, e perdonatemi se pare fuori luogo ma credo da tempo che ci sono alcune cose che sono davvero fondamentali, e che davvero andrebbero insegnate a tutti, fin da piccoli. E la nascita della Repubblica in cui viviamo, con tutti i suoi difetti, è una di queste.

Se qualcuno volesse approfondire l'argomento Resistenza - Costituzione - Nascita della Repubblica, ho due bellissimi libri da consigliare:

Manuale di democrazia di Cinzia Maria Rossi, Editore Ianieri:

(noto anche che in copertina c'è la stessa immagine di Saffo che ho pubblicato 
nel mio post dell'8 marzo, non sarà una coincidenza, no?)

e:
Nilde Iotti. Una storia politica al femminile - di Luisa Lama, Donzelli Editore: 


Questo secondo, in particolare, è un libro incredibile, perché oltre a raccontare l'emancipazione politica femminile, affronta il lato 'politico' della love story tra la Iotti e Togliatti, ed in alcuni punti è da togliere il fiato: un pezzo di storia così vicino e così lontano.

Bene, la chiudo qui. Fatemi sapere se anche voi amate l'argomento!

Io ora mi limito ad attendere il 3 maggio, giorno in cui, finalmente, questa benedetta tesi andrò a discuterla. Nel frattempo mi godo l'emozione di averla tra le mani perché, sì, lo ammetto: è un'emozione! Ma questa è un'altra storia e ve ne parlerò a giochi finiti!



Baci!

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